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C’è un momento, in ogni azienda, che dice molto più di quanto sembri: l’ingresso di una nuova risorsa.
L’onboarding rappresenta uno degli snodi più delicati nella gestione delle risorse per le aziende regolamentate. Inserire una nuova persona in azienda non significa infatti soltanto fornirgli strumenti e formazione, ma garantirgli un percorso di accesso a spazi fisici, sistemi e in generale informazioni, in modo sicuro, tracciabile e conforme alle normative di riferimento.
Nel mondo Life Science, dove ogni accesso, documento o training deve rispondere a requisiti normativi rigorosi, l’onboarding diventa un processo complesso e sensibile.
Un errore di compilazione può significare la non conformità di un sistema; un ritardo nella formazione può rallentare un intero reparto. E così, ciò che dovrebbe essere un momento di entusiasmo si trasforma in un percorso ad ostacoli.
Onboarding cartaceo o ibrido: le maggiori criticità
In molte realtà regolamentate, l’onboarding è ancora gestito in modo ibrido: moduli cartacei, fogli Excel, mail che viaggiano tra HR, IT, QA e supervisor.
Ogni passaggio richiede tempo, ogni errore genera ritardi e ogni persona coinvolta deve “ricostruire” la propria parte di processo.
Questo processo porta con sé molteplici criticità:
- Inefficienza: la mole di documentazione da produrre, i training obbligatori da dover eseguire e i passaggi di informazioni tra diverse figure aziendali come HR e IT rallentano la chiusura del corretto onboarding. Il risultato è che spesso sono necessarie settimane prima che la risorsa sia effettivamente operativa.
- Rischi di errori: nei molteplici passaggi di questo processo, informazioni importanti possono andare perse o non essere compilate correttamente, con impatti critici in un contesto soggetto a costanti verifiche e ispezioni. Per esempio, un semplice registro dei training eseguiti non correttamente compilato, potrebbe consentire ad un operatore l’accesso a un’area senza la qualifica.
- Frustrazione delle risorse: tempi di attivazione lunghi e iter complessi possono compromettere l’engagement iniziale e dare una percezione di complessità dell’organizzazione. diminuendo l’engagement e la reputazione.
Queste criticità possono essere risolte con la digitalizzazione del processo, in grado di automatizzare delle attività, evitando le compilazioni manuali.
Onboarding digitale: l’approccio integrato di PRAGMA4U
Grazie all’ “all-in-one”, con PRAGMA4U abbiamo trasformato l’onboarding in un flusso integrato, tracciabile e completamente digitale.
Un processo che non si limita a “sostituire la carta con un sistema”, ma che connette realmente funzioni e informazioni, restituendo chiarezza e controllo.
, PRAGMA4U collega moduli e processi diversi in un unico percorso coerente, consentendo di collegare più processi e attività afferenti a molteplici funzioni, centralizzando i dati e le informazioni:
- Scheda utente: consente di avere una anagrafica completa e puntuale del personale ed estrarre tutte le informazioni relative a specifiche competenze ed esperienze, accessi gestiti e aggiornati
- Gestione accessi (User Access Management): consente di gestire e automatizzare richieste e assegnazione di autorizzazioni fisiche e logiche in base alla mappatura dei ruoli e necessità della tua azienda garantendo efficienza e conformità. Ogni passaggio è registrato, conforme alle normative e pronto per la revisione.
- Training management: consente di assegnare training (pacchetti training) a ciascuna risorsa in base al ruolo che dovrà ricoprire in azienda e di assegnargli automaticamente le giuste autorizzazioni una volta completata la qualifica.
Oltre l’accesso: onboarding digitale come percorso integrato
L’onboarding non riguarda soltanto l’abilitazione degli utenti, ma rappresenta un’occasione per costruire fiducia e coinvolgimento. Grazie alla digitalizzazione, diventa possibile:
- Fornire alle risorse una visione chiara dei processi e dei flussi aziendali.
- Rafforzare i valori di qualità, sicurezza e innovazione sin dal primo giorno.
- Facilitare l’integrazione tra reparti, evitando disallineamenti e creando un ambiente collaborativo.
- Dimostrare concretamente attenzione al capitale umano, che nel settore farmaceutico è il vero motore della qualità e della conformità.
Conclusione
Investire in un onboarding digitale significa unire conformità, sicurezza ed efficienza in un unico processo fluido e ben governato. Con soluzioni che offrono ciò, le aziende del settore Life Science possono gestire con semplicità l’assegnazione dei permessi, la raccolta delle approvazioni e le revisioni periodiche, trasformando un’attività complessa in un flusso strutturato, tracciabile e a prova di audit.
In un mercato in cui la compliance è imprescindibile e la velocità di esecuzione rappresenta un vantaggio competitivo, l’onboarding digitale è equilibrio tra rigore e accoglienza, tra norme e persone, tra efficienza e fiducia per costruire processi solidi, operatori consapevoli e aziende realmente orientate al futuro.
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